IL TUO COMUNE E’ UNA CASA DI VETRO?

La trasparenza nell’amministrazione pubblica è una pratica da pretendere sotto ogni punto di vista.

Consente una forma di controllo e nello stesso tempo è un deterrente a stare in binari etici e legali.

“La trasparenza consiste nella pubblicità di atti, documenti, informazioni e dati propri di ogni amministrazione, resa oggi più semplice e ampia dalla circolazione delle informazioni sulla rete internet a partire dalla loro pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni. Lo scopo è quello di favorire forme diffuse di controllo sull´azione amministrativa, sull´utilizzo delle risorse pubbliche e sulle modalità con le quali le pubbliche amministrazioni agiscono per raggiungere i propri obiettivi.”

Etica e legalità sono due concetti diversi e li cito non a caso. Gli strumenti web consentono alle amministrazioni pubbliche di esercitare la trasparenza con la massima efficacia. Ma bisogna volerlo e bisogna saperlo fare. Voglio sapere che cosa fa il Sindaco della mia città, quali decisioni prende e come le prende, come spende i denari della collettività; questo vale in un Comune e in ogni altro ente pubblico o società a partecipazione pubblica. Voglio conoscere i criteri delle scelte e voglio seguire i comportamenti degli eletti a cui ho dato il mio voto. Tutto si risolve in una sola parola trasparenza. Filippo Turati alla Camera dei Deputati nel 1908 in un memorabile discorso ha coniato la metafora della pubblica amministrazione come una casa di vetro: “Dove un superiore pubblico interesse non imponga un momentaneo segreto, la casa dell’amministrazione dovrebbe essere di vetro.”
 

Ma è realmente così? E in che cosa consiste? E’ una casa di vetro il palazzo Municipale di Seveso o quello del Comune dove risiedi?

L’Europa ha influito molto sulla legislazione in merito. Ma la pratica effettiva è un’altra cosa. Molto dipende dalle sollecitazioni e dalle pretese dell’opinione pubblica. Se questa è distratta, non conosce e non ha confidenza con la materia il governante ha buon gioco a nascondersi o a nascondere. E poi c’è da considerare l’evoluzione culturale di un sistema burocratico poco avvezzo alla responsabilità nel tradurre nelle azioni e comportamenti  principi legislativi che definiamo innovativi.

Nascondersi e nascondere lo puoi fare pur stando nel rispetto delle leggi. La legge non mi obbliga a farlo quindi non lo faccio, su questa tesi molto si basa la delibera n. 29 del 29/02/23 della Giunta Municipale di Seveso guidata dalla Sindaca (lega per salvini) Borroni.

Con questa tesi la Sindaca in Consiglio ha esclamato che la materia è tecnica, come dire che la tecnicalità è avulsa dalla politica. Ma se è davvero così per quale ragione ogni anno eleggiamo un Sindaco e un Consiglio Comunale? Se è la tecnicalità quale groviglio di norme e leggi  a imporre la linea di  governo.

Titolo dell’atto di Giunta: “APPROVAZIONE LINEE GUIDA PER LA PUBBLICAZIONE DEI DATI ON LINE”.

Partendo dalla giusta precauzione che si deve prestare nella trattazione e gestione dei dati personali la Giunta Municipale ha sentito la necessità di precisare con le linee guida, assolvendo in parte ad una finalità di formazione e facilitazione all’organizzazione Comunale nel suo complesso, evidentemente carente nella disciplina e non solo. Questo non ci meraviglia basta aprire il sito ufficiale www.comune.seveso.mb.it  e cliccare sul link “privacy” che trovate sul fondo della pagina. Se andate a vedere trovate scritto che il titolare del trattamento dei dati  è “template” e che per sapere chi è il DPO (responsabile della protezione dei dati) bisogna contattare il Titolare.  Tale manifestazione espressiva lascia alquanto perplessi e trascende un’impostazione schizzata della materia. Si suggerisce di scrivere chiaramente a chi riferirsi chi è il titolare del trattamento dei dati indicando indirizzo mail, pec e numero telefonico del Comune di Seveso. Stessa cosa vale per il DPO, che senso ha scrivere “contattare il titolare”; pura libidine burocratica, si suggerisce di scrive Cognome e nome e indirizzo mail del responsabile senza paura.

Ma le linee guida sembrano essere un pretesto per altre finalità visto quanto si stabilisce in “appendice”.

In appendice si stabilisce che i Consigli Comunali trasmessi in streaming dal canale youtube del Comune non rimarranno più visibili nei giorni seguenti la data del Consiglio. Ma di che cosa si devono nascondere.  Così come saranno tolte dal sito comunale tutte le trascrizioni del Consiglio Comunale e si stabilisce che le stesse rimangono pubblicate per sole 15giorni. Nascondere e dimenticare questa è la scelta politica della destra al governo Comunale. Vale anche per i verbali delle commissioni consiliari e paesaggio. Sono scelte da parte di una classe politica di destra che non sa che farsene della trasparenza e si nasconde dietro gli scudi della normativa: se non c’è obbligo di legge non lo faccio. Evviva, poi ci meravigliamo delle crescenti percentuali di chi non va a votare.

Un’impostazione ombrosa tant’è che sempre in appendice alle linee guida si stabilisce che ogni Assessore potrà attingere agli atti del protocollo solo quelli attinenti alla propria delega.

Questo è il clima di trasparenza, partecipazione e fiducia (anche nella Giunta Municipale) targato Borroni Sindaco di Seveso.

Che cosa avviene nei Comuni più virtuosi sotto il profilo della trasparenza.  Semplicemente s’informa la cittadinanza con un linguaggio chiaro e ricco di contenuti oggettivi e non di sola propaganda.

Ho incaricato quel professionista, impresa, fornitore, l’ho scelto con questi criteri e costa questa somma di denaro.

I dipendenti del Comune sono stati scelti, promossi, per concorso pubblico o per rapporto fiduciario, con queste modalità, con questo curriculum e si chiamano con nome e cognome e non per numero, come indicano ad esempio le linee guida per la pubblicazione dei dati on line del Comune di Seveso.

Nei Comuni più virtuosi le opere pubbliche sono pubblicate prima di essere realizzate. Vengono puntualmente illustrate e spiegate.

Come da noi la riqualificazione di Via San Carlo. Mi vien da dire.

Nei Comuni più virtuosi Il Bilancio del Comune viene depositato con tanto di chiara spiegazione e motivazione disponibile a tutti i cittadini sul sito web del Comune.

Ma non solo, pensiamo a quelle “grandi opere” che ci riguardano, che certo non dipendono da noi (Comune) ma ne siamo interlocutori e indirettamente protagonisti.

Mi riferisco alla realizzazione dei tanto agognati sottopassi di ferrovie nord e della realizzazione di Pedemontana.

Ho detto più volte in Consiglio Comunale quanto sarebbe utile che il sito web del Comune avesse delle pagine dedicate e puntualmente aggiornate su queste due opere dove i vari passaggi progettuali e di realizzazione compreso l’azione impressa dalle diverse Amministrazioni Comunali succedutesi rimanesse nella memoria amministrativa. Una memoria utile a tutti ai sindaci che si susseguono e alla comunità. E un modo per tenere puntualmente informati i cittadini.

Niente di niente.

Sono tanto bravi che si nascondono.

Un ulteriore esempio sulla necessità di trasparenza e informazione è sul tema vasche della diossina a Seveso, il loro stato, grado di manutenzione e monitoraggio dei dati di analisi del terreno e delle acque. Un tema emerso con conseguenze politiche che hanno portato alle dimissioni del Sindaco nel 2021 e che gli atti successivi hanno confermato  una serie di criticità di prassi, grado di manutenzione  e controlli con l’intervento diretto di Regione Lombardia. A che punto siamo oggi?.

Termino informando che  il concetto di trasparenza è diventato ancora più importante dopo il d. lgs 33/2013 entrato in vigore a seguito della legge detta anticorruzione 190/2012 in cui ha assunto un ruolo fondamentale nella lotta alla corruzione l’ANAC Autorità Nazionale Anticorruzione.

L’Art 1 della legge 33/2013 così recita:

1. La trasparenza e’ intesa come accessibilita’ totale ((dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo  di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione  degli interessati all’attivita’ amministrativa e)) favorire  forme  diffusedi  controllo  sul  perseguimento  delle  funzioni istituzionali   esull’utilizzo delle risorse pubbliche.

  2. La trasparenza, nel rispetto delle disposizioni in materia  di segreto di Stato, di segreto d’ufficio, di segreto  statistico e  di protezione dei dati  personali,  concorre  ad  attuare  il  principio democratico  e  i  principi   costituzionali   di   eguaglianza,   di imparzialita’,  buon   andamento, responsabilita’,   efficacia   ed efficienza nell’utilizzo di risorse pubbliche, integrita’  e  lealta’ nel servizio alla nazione.  Essa  e’  condizione  di  garanzia  delle

liberta’  individuali  e  collettive,  nonche’  dei  diritti civili, politici e sociali, integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre  alla  realizzazione  di  una  amministrazione  aperta,   al servizio del cittadino.

  3. Le disposizioni  del  presente  decreto,  nonche’  le  norme  di attuazione   adottate   ai   sensi   dell’articolo   48,    integrano l’individuazione del livello  essenziale  delle  prestazioni  erogate dalle amministrazioni pubbliche a fini di  trasparenza,  prevenzione, contrasto della corruzione e della cattiva amministrazione…”.

P.s. sulla pratica della trasparenza i Comuni e le amministrazioni guidate dal centro sinistra devono distinguersi e porsi nei fatti come modelli d’avanguardia subito riconoscibili. Lasciamo che le Amministrazione di destra si nascondano e facciamo in modo che si colga la differenza.

Gianluigi Malerba

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