BALLOTTAGGIO

Siamo al ballottaggio.

Ce la metteremo tutta per andare ad amministrare Seveso con passione e totale disinteresse come merita una città spenta e demotivata visto  gli 8481 votanti contro i 18690 iscritti al voto; più di 10mila cittadine/i  hanno disertato il voto a Seveso.  Siamo la cittadina della provincia di Monza e Brianza con la più bassa affluenza alle urne. Qualcosa vorrà dire, una tendenza iniziata da anni  che ci deve spingere  tutti e ripeto tutti, a riflettere e a interrogarci sugli effetti   delle proprie azioni, opinioni e comportamenti.

Serve oggi più che mai  una reazione, un battito d’ali.

Non lasciamo il Paese in mano a una destra insulsa avvinghiata attorno a una miriade di gruppi personali d’interesse senza visione se non il proprio particolare. E quel che è peggio è che un tale agglomerato non ha guida ma si poggia sulla sola logica  della spartizione.  Quando vengono meno questi equilibri si va in crisi come nel 2013 (commissariamento), oppure c’è chi non si è abbassato a queste sistemi e ricatti e ha rovesciato il tavolo dando le dimissioni prima, e poi  con un nuovo commissariamento.

Cosa volete per Seveso? Continuare in questa maniera?

Stare alla finestra e guardare che tutto declini o provare a mettere in campo una reazione, una sana e normale alternanza democratica, unica prassi che davvero ci tutela.

Io ci provo, ma ho bisogno del tuo aiuto del tuo voto senza pregiudizi, senza paure, senza nulla in cambio se non  la sana e limpida voglia di provarci per il bene della città.

Una città che continua a perdere opportunità. Una città che attende da troppi anni i suoi sottopassaggi veicolari alla ferrovia.  Una città giustamente esigente che pretende il decoro e la fruizione dei suoi spazi, delle sue strade, piazze e giardini. Una città che ha voglia di ritrovare il senso civico di una comunità coesa e solidale. Una città dialogante con i Comuni limitrofi e tutti gli Enti attivi nel fornire i migliori servizi e l’adeguata cooperazione. Una città che non è sola perché soli non sono i suoi abitanti.

E’ per questa visione di città che ti chiedo il voto e la tua partecipazione attiva.

Da qui al 17 e 18 ottobre serve l’impegno di tanti per ritrovare quella fiducia che fa la differenza.

Tornare a votare e insieme convincere il vicino di casa e/o l’amico  che  sappiamo non ha votato il 3 e 4 ottobre che è venuto il momento di farlo.  

Gianluigi Malerba.

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